Come eliminare le interferenze dei cavi coassiali dalle reti mobili

9 Gennaio 2019.


Con il 4G, abbiamo imparato come le reti mobili impattano sui cavi coassiali TV. Ma cosa succede al contrario? Perché le reti coassiali possono interferire con quelle mobili? E se non viene risolto, è motivo di sanzione?

Come mai i cavi coassiali causano interferenze nelle reti mobili?

Innanzitutto, è importante notare che le reti di cavi coassiali non impattano unicamente le reti di telefonia mobile. Possono infatti creare interferenze con qualsiasi servizio che sfrutti lo spettro di radiofrequenza, come i servizi di emergenza, la radionavigazione, i radioamatori e altri.

Esempi di cattive esecuzioni e installazioni degradate
Esempi di cattive esecuzioni e installazioni degradate.

Installazioni difettose, materiali deteriorati o proprio dei lavori da principianti: queste sono le problematiche che ogni antennista si trova ad affrontare, con conseguenze negative per i servizi che utilizzano lo spettro di radiofrequenza.

In tutti questi casi, il problema è che la schermatura dei cavi, delle apparecchiature passive o attive è di bassa qualità o si è rovinata, lasciando che le radiazioni escano dal cavo. Altri fattori possono influire, come un'impedenza troppo alta nelle messe a terra delle apparecchiature.

... sebbene il caso più comune sia quello illustrato nell'immagine sottostante: un amplificatore centrale per segnali terrestri e satellitari trasmette le frequenze satellitari di 950 MHz attraverso l'antenna terrestre Yagi, interferendo con le comunicazioni 4G. Questo problema è dovuto all'utilizzo di dispositivi economici che, per contenere i costi, montano filtri di bassa qualità (o addirittura non ne hanno).

Unità di amplificazione di bassa qualità che disturba le bande della telefonia mobile
Unità di amplificazione di bassa qualità che disturba le bande della telefonia mobile

Provvedimenti sanzionatori per impianti non conformi

La norma tecnica UNE 50083 definisce chiaramente i livelli di radiazione accettabili negli impianti di cavo coassiale. Si riporta di seguito un estratto della tabella dei limiti di radiazione previsti dalla norma UNE50083-8:2002:

GAMMA DI FREQUENZAINTENSITÀ DI CAMPO (a 3 m di distanza)MISURA DELLA LARGHEZZA DI BANDA
Da 5 to 30 MHz34 to 27 µV/m9 kHz
Da 30 to 950 MHz27 µV/m120 kHz
Da 950 to 2500 MHz50 µV/m1000 kHz
Da 2500 to 3000 MHzz64 µV/m1000 kHz
Limiti di radiazione secondo la norma UNE50083-8:2002 (Spagna)

In Spagna, ad esempio, la Legge Generale delle Telecomunicazioni specifica che “l'ispezione, il rilevamento, la localizzazione, l'identificazione e l'eliminazione delle interferenze dannose, delle irregolarità e dei disturbi nei sistemi di telecomunicazione sono integrati nell'amministrazione, nella gestione, nella pianificazione e nel controllo del suddetto spettro, avviando, se del caso, la relativa procedura sanzionatoria”.

In conformità con la normativa, che considera lo spettro come un bene pubblico, qualora un'installazione difettosa causi interferenze in una banda dello spettro:

  • La prima cosa da fare sarà contattare il proprietario dell'installazione che causa interferenze per chiederne la disattivazione.
  • Si raccomanderà al proprietario di prendere le misure necessarie per evitare che il problema si ripeta quando l'installazione viene riattivata (se il proprietario desidera che avvenga tale riattivazione).
  • L'Amministrazione applicherà sanzioni contro il proprietario che, trascurando i due punti precedenti, continua a causare danni con le interferenze della sua installazione.

Misura dell'intensità del campo elettromagnetico con gli analizzatori PROMAX

Gli installatori che usano i misuratori di campo RANGER Neo o HD RANGER di PROMAX hanno gli strumenti necessari per controllare la radiazione elettromagnetica grazie alla funzione Intensità di campo.

MISURATORI DI CAMPO RANGER NEO
Misura dell'intensità del campo elettromagnetico con gli analizzatori PROMAX
Misura dell'intensità del campo elettromagnetico con gli analizzatori PROMAX.

Con un'antenna di riferimento come la AM-030 di PROMAX, diretta verso il dispositivo che si pensa stia causando interferenze, si può capire se sta davvero emettendo un campo elettromagnetico indesiderato. È molto importante aver impostato il misuratore con il fattore K dell'antenna per avere misurazioni accurate.

COME USARE LA FUNZIONE INTENSITÀ DI CAMPO

Il fattore K è il legame tra il campo elettrico captato dall'antenna e la tensione prodotta in uscita, che cambia a seconda della frequenza di ricezione. Le tabelle del fattore K delle antenne indicano questo legame per ogni frequenza di utilizzo dell'antenna.

Nella misurazione dell'intensità di campo, l'analizzatore di spettro determina il livello in dBμV/m (dB riferito a 1 μV/m) impiegando un filtro di 100 kHz. Non essendo necessaria la demodulazione del segnale, le funzioni di identificazione del segnale e di misurazione dei parametri digitali sono disabilitate. Parallelamente, si applicano le correzioni definite nella tabella del fattore K, precedentemente caricata nell'unità.

Misura dell'intensità di campo in un misuratore di campo RANGER Neo. Nella sezione inferiore sono visualizzabili le correzioni elaborate dal misuratore
Misura dell'intensità di campo in un misuratore di campo RANGER Neo. Nella sezione inferiore sono visualizzabili le correzioni elaborate dal misuratore.
MISURATORI DI CAMPO RANGER NEO
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PROMAX è un produttore leader di sistemi di test e misura, impianti di distribuzione di segnale broadcast e TV. Le nostre linee di prodotto includono strumenti di misura per TV via cavo, TV satellitare, reti ottiche broadcast, wireless e fibra, gli analizzatori di FTTH e GPON. Modulatori DVB-T, stelle filanti IP o IP convertitori (ASI, DVB-T) sono tra i più recenti sviluppi della società.